In occasione del IV Centenario del Palazzo di Spagna, martedì 7 giugno ha avuto luogo
lo svelamento dell’apparato effimero posto sulla facciata del Palazzo, progettato
dall’antropologo visivo Roberto Lucifero, con il titolo di Barocco Digitale.
Si tratta di grandi stendardi, stampati in digitale su pvc microforato che rievoca il tipo di
tela che veniva usata per i dipinti processionali nel Seicento. La novità del progetto
Barocco Digitale sta nel fatto che la stampa su pvc microforato e il risultato di un
processo che segue un percorso totalmente aderente alla tradizione: la tecnica
dell’acquarello. Il ricorso alla tecnica dell’acquarello e strettamente legata alla sua
particolare luminosità e alla sua idoneità all’elaborazione digitale. Il manufatto pittorico
viene scansionato direttamente e non fotografato prima. È un vero e proprio richiamo al
Barocco in un contemporaneo mondo digitale.
Sugli stendardi sono rappresentate tre scene relative alla vita del Palazzo: il Conte Di
Oñate con il titolo di acquisto del Palazzo di Spagna; il pittore Diego Velázquez nel
momento in cui ritraeva Papa Innocenzo X; e un modello dorato di un apparato effimero
ideato e progettato da Claude Lorrain su indicazioni dell’ambasciatore spagnolo Don
Manuel de Moura y Corte Real.
Questa azione artistica ha il compito di mettere in comunicazione la storia del Palazzo
con il mondo esterno, cercando di trasmettere un messaggio di amicizia e desiderio di
condividere questa ricchezza con chiunque intenda stabilire un ponte tra sè e il Palazzo
di Spagna.
Qui sotto troverete il link dell'opuscolo "Il Barocco Digitale".